Anche se sono noti sopratutto per le spiagge, Vieste e il Gargano sono territori ricchi di storia, cultura e leggende affascinanti che ci possono raccontare l’anima di questa terra.
La leggenda di Pizzomunno e Cristalda
Una delle leggende più famose di questa terra è quella di Pizzomunno e Cristalda:
Il Pizzomunno, bianco monolite calcareo situato all’inizio della spiaggia del Castello, su cui affaccia il centro storico medioevale di Vieste, sarebbe in realtà un giovane marinaio pietrificato dal dolore perchè le sirene, invidiose del suo amore per la bella Cristalda, hanno rapito la giovane portandola in fondo al mare.
Cristalda però torna dalle acque ogni cento anni per ricongiungersi con il suo amato, rendendole umano per una notte d’amore.
La leggenda, che ci ricorda del rapporto profondo tra questa terra e il mare, è portata in musica da Max Gazzè al Festival Sanremo 2018 con una canzone dal titolo “la leggenda di Pizzomunno e Cristalda”
La città di Merinum
La zona di Scialmarino, dove sorge il nostro villaggio, in passato era ricca di fattorie di epoca romana, come dimostrano i numerosi ritrovamenti archeologici.
Il luogo simbolo della zona è quello della Chiesetta di Santa Maria di Merino: la piccola bianca chiesetta, dall’enorme valore simbolico per i fedeli Viestani, è un pregevole esempio di chiesa rupestre Pugliese.
La storia della chiesa è legata alla Statua della Madonna di Merino, che tradizione vuole fu ritrovata proprio sulla spiaggia di Scialmarino.
La statua di Santa Maria (di legno e in stile bizantino, probabilmente realizzata intorno al 1500) raggiunge la chiesa ogni 9 maggio con una processione che vede i fedeli partire dalla cattedrale di Vieste (dove è conservata la statua) per raggiungere il santuario e far ritorno, in serata, in centro.
Testimonianze storiche come quella di Plinio il Vecchio, unite ai ritrovamenti archeologici nella zona, fanno ipotizzare che Scialmarino fosse sede di un insediamento antichissimo, Merinum, la cui popolazione si è spostata nei secoli sulla rocca di quella che diventerà poi la città di Vieste, in una posizione favorevole per proteggersi dalle incursioni provenienti dal mare.
Le Diomedee
Un altro mito è quello legato alle isole Tremiti e l’eroe greco Diomede.
La leggenda racconta che l’arcipelago nacque quando Dimode gettò in mare tre giganteschi massi portati con sé da Troia.
L’eroe sbarco sulle isole ed in seguito si spostò sul Gargano, a Rodi, per poi giungere nel sub-appennino dove diede vita alla stirpe del popolo Dauno.
San Michele e l’età pagana
Il culto di San Michele Arcangelo è sentitissimo in tutto il Gargano.
La tradizione vuole che San Michele sia apparso sul Gargano in almeno due luoghi, due grotte dove furono successivamente costruiti i santuari di Monte Sant’Angelo e di Cagnano Varano.
San Michele, venerato anche tra gli ebrei e i musulmani, è il simbolo della lotta del bene contro il male.
Alcuni storici hanno trovato delle forti analogie tra la figura Cristiana di San Michele e quella pagana di Eracle / Ercole, mito legato alla pastorizia e alla transumanza.
La figura di Ercole ha a sua volta molti punti in comune con la semidivinità silvestre del gigante Gargan, venerato dai celti.
A testimoniare la centralità della figura di San Michele Arcangelo c’è il fatto che i Longobardi, insediatesi nella zona e poi convertitesi al Cristianesimo, hanno identificato nell’Arcangelo una delle loro principali divinità: il dio Thor.
Il santuario di Monte Sant’Angelo fa parte del sito seriale “Longobardi in Italia” protetto dall’UNESCO.
Queste leggende mettono in luce alcuni aspetti di questa terra e dei suoi rapporti profondi con il mare, con la natura ed influenzata da molte culture (greco-romana, bizantina, longobarda).
Queste storie vi hanno incuriosito?
Un motivo in più per visitare questa bellissima terra, magari soggiornando a pochi passi dal mare nel nostro villaggio.